Se vi stavate chiedendo che fine avessi fatto, dove fossero finiti i miei meravigliosi post, in che parte di mondo stessi bazzicando, vi dirò: ero qui a Barcellona.

A parte un weekend a Siurana e una settimana a Ibiza, ero infatti perlopiù qui a lavorare. La buona notizia è che  non succederà più!

Che faccio questo giugno? Lascio il lavoro per viaggiare!

La vita dura a Barcellona

Mi resta infatti soltanto una settimana e poi sarò libera dal mio lavoro a tempo pieno (a Booking.com, per chi non mi conosce) che ho portato avanti strenuamente per quattro lunghi anni e che ho deciso di lasciare a partire da luglio per dedicarmi ai viaggi finché di nuovo non avrò una lira e tornerò strisciando a Booking.com. Ma di questo ce ne occuperemo poi.

Da metà di luglio infatti, volerò prima alla volta della mia amata Lisboa per qualche giorno, poi alla volta della mia amata ma non troppo Napoli, per due settimane, e poi della mia deliziosa Grecia dove trascorrerò tutto il mese di agosto mangiando gyros e tuffandomi a mare.

Lasciare il lavoro per viaggiare

Dopo queste meritate vacanze, e in compagnia del mio compagno di viaggio e di vita mr. Panagiotis detto anche l’orso, si volerà quindi alla volta di Miami, per proseguire in Costa Rica ed arrivare dopo 6 paesi, via terra, fino a Foz do Iguaçu, Brasile, da dove prenderemo un comodo volo (leggi:3 aerei e 50 ore di scalo) che ci porterà a casa il giorno di natale.

In spagnolo diremmo: “Un planazo!”

Erano solo 70 anni che sognavo di fare un viaggio così e pare che adesso ci siamo. Mega aspettativa di 1 anno presa a lavoro, casa affittata per il tempo che non ci siamo, voli comprati, vaccinazioni fatte, che ci resta?

Nei prossimi mesi vi ammorberò continuamente con questo viaggio e tutti i suoi dettagli, ma dato che ricevo già da amici e conoscenti un sacco di domande, fingerò probabilmente di essere una persona famosa e farò una lista di domande e risposte comuni nei prossimi post. In caso vogliate farmi una domanda (tipo: come andrete da punto x a punto y? oppure: quanta roba ti porti?) fatemelo sapere nei commenti e vi delizierò con accurate quanto tedianti spiegazioni.

Che faccio questo giugno? Lascio il lavoro per viaggiare!

Un’altra cosa che mi fa piacere condividere con voi, e che non immaginavo affatto, è che aprire questo blog è stata proprio una buona idea!

Da quando ho cominciato a scrivere qui, infatti, mi sono cadute dal cielo tante richieste di collaborazioni, e in questo momento scrivo anche su altri blog e giornali online.

Non lo avrei mai pensato, ma c’è qualcuno là fuori disposto a pagarmi per leggere le boiate che scrivo.

Non ho avuto bisogno di implorare nessuno, non mi sono dovuta vestire da pagliaccio (leggi: camicia) per andare a un colloquio a simulare interesse e motivazione per cose di cui mi importa un carajo. Al contrario, mi hanno contattato un paio di persone per chiedermi di fare articoli sui VIAGGI. A pagamento.

Ho pensato di essere su scherzi a parte per la prima metà della telefonata.

Poi ho capito che la ruota gira! Ma c’è bisogno di un minimo di impegno.

Se non avessi creato questo blog neanche avrei saputo che c’è mercato per il mondo dei viaggi.

Che faccio a giugno? lascio il lavoro per viaggiare!

Oggi è 23 giugno, San Juan, e a Barna si festeggia la notte più corta dell’estate. Tra i mille petardi e la milionesima volta che ascolto “despacito” venire dalla terrazza accanto, vi saluto e vi auguro buon inizio di estate!