Questa settimana fanno 4 anni che vivo a Barcellona.
Ci sono venuta solo per una serie di coincidenze, e all’inizio non mi piaceva un granché.
Ma poi mi sono abituata ai suoi edifici ed alle sue abitudini, e adesso non escludo che i miei futuri figli possano parlare catalano.
Sebbene avessi inizialmente pensato di non fare post su Barcellona, dato che è la città più inflazionata del pianeta, oggi, sull’onda della celebrazione, vi farò una lista di quello che mi piace, e quello che (ancora) non mi piace di questo posto.
COSE CHE AMO
- I dintorni di Barcellona
Sono bellissimi: hai i Pirenei a un tiro di schioppo, la Costa Brava che è incantevole, la Francia a 2 ore se vuoi sentirti all’estero. Sono 4 anni che vado due fine settimana al mese fuori e ho ancora mille cose da vedere. Sono tutte ben collegate, sicure, non troppo affollate, ma neanche deserte.
Ti basta mezzo pomeriggio: se prendi un treno dopo 15 minuti esatti sei già al Collserola. È bosco fitto e ti fai delle passeggiate che ti sembra di stare fuori dalla civiltà, ma sei quasi in città!
- La spiaggia
È vero, è spesso piena di turisti. È vero, la sabbia non è sabbia naturale. Ma la comodità di avere la spiaggia in città, o a 5 minuti di bicicletta dal mio ufficio, è qualcosa che in altri posti te la sogni. Ci vai a correre, in bicicletta, vai in quella stipata di gente, quella più vuota o quella nudista, per tutta la giornata o anche mezz’ora. Ti sembra sempre di stare in vacanza.
- C’è tutto
Tutto significa tutto: qualsiasi ristorante esotico che ti passi per la testa, qualsiasi sport ti venga voglia di provare, i festival più importanti d’Europa, eventi e concerti di qualsiasi tipo, supermercati da tutto il mondo. Ci sono pure i friarielli!
- Il clima è perfetto, e trovare lavoro non è un’utopia
Queste due cose normalmente non vanno insieme. O trovi le situazioni da vacanza con 0 lavoro o le opportunità di carriera con 0 gradi.
Qui il clima è perfetto, l’estate dura un sacco, piove 6 volte l’anno. E se cerchi lavoro, alla fine lo trovi.
- È sicura, e funziona tutto
Lo so, lo so, è la cosa più noiosa da dire. E forse 10 anni fa non l’avrei mai considerata una priorità.
Ma decidere di uscire alle 4 di notte da sola ed andare dall’altra parte della città, a piedi, perché ne ho voglia, non lo puoi fare in tutto il mondo. I mezzi funzionano benissimo e la metropolitana è di ottimo livello.
Per non parlare della burocrazia: fare una pratica o un documento senza farsi venire l’ulcera e senza nemmeno piangere è una cosa impagabile.
COSE CHE ODIO
O meglio, ne farei volentieri a meno…
- Turisti, turisti ovunque…
Milioni, miliardi di turisti, ovunque, sempre e comunque…
- Cibo: qualità e varietà
Se vieni dal Regno Unito, dove in media il cibo è mangiare per cani, solo più ammuffito, probabilmente adorerai mangiare qui.
Se vieni dall’Italia o dalla Grecia, dove la qualità dei prodotti è buonissima e i pomodori parlano, dopo qualche tempo qua ti cadranno un po’ le braccia.
Le insalate scondite con lattuga e carota, il pane e pomodoro spacciato per gourmet (ma con pomodori di plastica), la solita butifarra e le patatas bravas quasi sempre congelate, dopo qualche anno qui ti fanno abbastanza rimpiangere le prelibatezze nostrane. Salvo i calçots, giusto perchè si mangiano solo due mesi all’anno.
- Cibo: accessibilità notturna dei ristoranti
Poco da aggiungere: se hai fame oltre le 23.30 devi probabilmente andare a casa e farti una pasta.
- La polizia, che ci ha rotto le palle
L’altra facciata della città che funziona: la polizia ti rompe le palle per tutto.
Non puoi bere per strada, non puoi tenere la musica a palla, non puoi passare col rosso in bicicletta in una strada dove non passa nessuno dal 1982, non puoi parlare a voce alta di notte, non puoi sostare fuori ai locali di notte, non puoi suonare di notte, non puoi sederti in una piazza di notte, di notte è proprio meglio se te ne vai a casa e ti metti il pigiama, alle 2 chiude tutto, se fai un barbeque sul terrazzo la polizia si presenta alla tua porta in 3,2,1…
- I catalani non sono esattamente amabili
Sulla non affabilità dei catalani il mondo degli expat (incluso noi) discute spesso e volentieri.
Contrariamente al resto degli spagnoli, i catalani all’inizio sono leggermente freddi e schivi. Poi dopo possono anche aprirsi e diventare tuoi buoni amici.
Se vuoi farti degli amici per la vita hai tutto il tempo per aspettarli e scoprire la loro vera essenza, ma se vai in un ristorante o in un negozio e la vostra relazione ha già una scadenza stabilita di 2 minuti, e in questi 2 minuti vi hanno trattato di culo, allora è un po’ meno piacevole, e non ti rimane esattamente un ottimo ricordo di loro…
Maggio 8, 2017 alle 10:13 am
Bella panoramica! Sicuramente il parere di un’italiano/a che la città la vive ogni giorno è molto più credibile dei classico commentino del turista di passaggio come me ad esempio, che a Barcellona ci son stato solo una volta e per un breve lasso di tempo (vacanzina) e devo dire che, sintetizzando e generalizzando, non mi aveva fatto una grande impressione! Il tuo articolo mi spinge a rivedere il mio giudizio (polizia che rompe le palle a parte) e quindi grazie!
Novembre 8, 2018 alle 8:42 pm
Viale la bella n 40
Novembre 8, 2018 alle 8:44 pm
Splendida descrizione della realtà di Barcellona !